L’aspetto fisico non conta, l’importanza risiede in quello che si ha dentro.

Questa era la bella storia che ci raccontavano le nostre mamme quando ci prendevano in giro all’asilo o alle elementari poiché derisi dai piccoli difetti fisici dati dall’età o dal fato: senza un dente, naso gobbuto, occhiali e così via.

E noi ci credevamo… Storie di altri tempi o ancora veritiere solo in alcune circostanze, l’importanza dell’apparenza fisica è spropositata, tutti noi desideriamo un corpo atletico, una faccia presentabile, un abbigliamento decente. Queste aspirazioni si traducono anche nei nostri acquisti, chi potrebbe mai negare l’importanza della confezione quando si tratta di fare un acquisto?

Il packaging è un fattore fondamentale nel marketing di un prodotto e vi sono studi e ricerche dietro l’attenta pianificazione della confezione, ma quali sono le cose che si tengono in considerazione quando si progetta il packaging di un prodotto?

Importanza della confezione: dimmi chi sei e ti dirò cosa vuoi

L’importanza della confezione non è data solo dalle impressioni suscitate nel potenziale acquirente ma anche dalla sua funzione di protezione del prodotto. La confezione è in primo luogo pensata per garantire l’integrità del prodotto e facilitarne il trasporto. In secondo luogo, interviene la neuroscienza che come dice Norman Gierow attribuisce un diverso tipo di packaging a seconda della personalità dell’acquirente.

• Il tradizionale: questo tipo è influenzato e si fida di un packaging convenzionale ed armonioso, funzionale e senza troppi fronzoli, ma che riporta le informazioni desiderate. Il tradizionale rifugge le nuove confezioni troppo estrose e preferisce la sicurezza.

• Il fashionista (stimulance driven): questo tipo di consumatore ama acquistare e lo fa con tutti i sensi, proprio per questo si lascia influenzare dalle confezioni nuove e stravaganti, ama il bizzarro, ma deve far trasparire un certo livello di qualità. Il fashionista è pronto a spendere, guidato dalle emozioni ed è il meno fedele alla marca.

• Il bilanciato (dominance driven): in questo caso il cliente è alla ricerca dell’adeguato equilibrio tra piacevolezza del packaging e qualità del contenuto. Questo tipo di acquirente è razionale ed è alla ricerca della qualità, egli rifugge prodotti a basso costo. La confezione deve sembrare funzionale ed adeguata al prodotto.

Queste tipologie di consumatori amano diversi tipi di packaging proprio per questo con l’intervento della neuroscienza dobbiamo dire addio alla comune credenza che esista un tipo di confezionamento che attrae tutti.

L’importanza della confezione è data anche dal sesso, dall’età e dalla nazionalità: tutti questi fattori devono essere tenuti in considerazione quando si progetta la confezione di un prodotto.

L’importanza della confezione: Amore a prima vista

Forse starai tentando di capire che cosa racchiudono queste confezioni colorate e frizzanti. Questo è un esempio di packaging astuto e del tutto innovativo.

Ti dico il nome dell’azienda, Love Guide, hai capito di cosa si tratta? Sì, sono preservativi.

L’azienda ha creato un packaging accattivante per l’uso del colore, ma soprattutto per l’idea secondo cui: ad ognugno la sua taglia! I clienti potranno comprendere qual è il preservativo ideale per loro impugnando la confezione, un’idea geniale… Ancora più esilarante è l’idea di accostare ad ogni confezione il nome di un ortaggio: carota, zucchina, banana e via dicendo. Certo che non si lascia proprio niente all’immaginazione.

Upcoming event: Halloween e l’importanza della confezione

Come posso non citare una delle mie aziende preferite? L’azienda di yogurt Muller, ho già scritto un post sulla loro astuta strategia di differenziazione e proprio l’altro giorno, guardate cosa ho trovato al supermercato?

La Muller si è inventata gli yogurt per Halloween e siccome erano in Edizione Limitata non potevo che comprarli, anche se sono per bambini...